Il Presidente f.f. dell’Ircac Landi scrive a Repubblica:” Basta con le falsità sul nostro Istituto”

Il Presidente f.f. dell’Ircac Adolfo Landi, dopo le false notizie pubblicate in diverse occasioni dal quotidiano la Repubblica circa il presunto pericolo che l’Ircac non fosse in condizioni di fare fronte ai propri impegni finanziaria, pagamento degli stipendi compresi, ha chiesto al caporedattore delle pagine di Palermo de la Repubblica la pubblicazione di una lettera di precisazione. La pubblicazione non è avvenuta e dunque l’Ircac la pubblica sul proprio sito e sui canali social – Facebook ed Instagram – per offrire ai cooperatori il segno della piena funzionalità dell’Istituto.

Il Presidente Landi ha anche deciso di avviare una azione risarcitoria nei confronti del quotidiano.

Ecco il testo della lettera inviata a Repubblica.

Egr. Dr.

Enrico Del Mercato

Caporedattore Pagine di Palermo

La Repubblica

 

Egr. Dr. Del Mercato,

oggi il Suo giornale (ed è la seconda volta in pochi giorni) pubblica, a firma di Antonio Fraschilla, un articolo dal titolo “ Virus: rischio crac appello a Roma. Dateci 1,4 miliardi”, nel quale, sotto il capoverso Enti a Rischio Fallimento ( già pregiudizievole), senza alcuna verifica preventiva con l’Ente, con conseguente approssimazione si attribuisce all’Ircac, quale effetto dell’applicazione della moratoria per i debiti alle imprese, che ridurrebbe le entrate dell’Ente,  l’impossibilità di pagare gli stipendi.

Niente di più falso!

Se  il Fraschilla, prima di scrivere queste falsità,  si fosse attardato ad effettuare le dovute verifiche avrebbe scoperto, con suo grande stupore, ove già non lo sappia, che l’Ircac, a differenza di altri enti regionali, non vive di entrate regionali,  ma si autosostenta ed è un Istituto solido economicamente, che fa fronte ai propri costi di esercizio, stipendi compresi, con fondi propri  ed  ha un proprio bilancio, peraltro in utile.

Ed è ancor più grave il fatto che tale posizione del giornale venga reiterata, nonostante fosse stata da me già smentita solamente qualche giorno fa dopo la prima pubblicazione.

Le risorse destinate ai finanziamenti alle cooperative provengono, infatti,  da altro e diverso fondo, ben dotato economicamente e più che sufficiente a far fronte alle richieste di finanziamento delle cooperative, che arrivano costantemente e a cui viene data continua positiva risposta.

Anzi  preciso ulteriormente che, oltre all’attività istituzionale dell’Ente ed alla moratoria dei debiti, stiamo realizzando altre nuove forme di finanziamento, tese a sostenere  le imprese cooperative, nella fase  di ripartenza post “corona virus”.

Non è del resto la prima volta che il giornale da Lei diretto, e sinceramente me ne sfuggono le ragioni, attribuisce all’IRCAC l’immagine di un ente decotto o in difficoltà. Come ebbe a succedere quando si lasciò intendere che le responsabilità della massa di insoluto (legata prevalentemente alle cooperative giovanili) erano attribuibili all’IRCAC e non già ai governi del tempo che decretavano in autonomia i finanziamenti, attribuendo all’IRCAC il ruolo di erogatore a fronte di fidejussioni, successivamente revocate tramite legge.

Posto quanto sopra, poiché ritengo che le dichiarazioni contenute nell’articolo di Fraschilla possano causare grave nocumento alla reputazione dell’Ircac, la cui solidità economico-finanziaria non può essere messa in discussione in alcun modo, Le chiedo di procedere ad una immediata rettifica del contenuto dell’articolo in questione, in assenza della quale è mio intendimento adire le vie legali, anche ai fini risarcitori e per la tutela del buon nome dell’ente, del quale ho la responsabilità legale oltre che politica ed istituzionale.

Distinti saluti

Avv. Adolfo Landi

Presidente f.f. Ircac