La scomparsa prematura di Gabriele Minì, l’Ircac partecipa al lutto della famiglia

Una settimana fa, il 5 ottobre, si celebravano i funerali di Gabriele Minì, giovane avvocato che sognava di diventare un giudice antimafia, figlio dell’ex direttore generale dell’Ircac Ezio Minì.

Un funerale affollato,  giovani e meno giovani che hanno voluto dimostrare alla famiglia la partecipazione ad un dolore immenso  per una prematura scomparsa che ha lasciato tutti  sbigottiti ed affranti.

Anche l’Ircac ha voluto fare sentire,  con una partecipazione corale  dei dipendenti, ai genitori, Ezio, anch’egli avvocato, per decenni capo del Servizio legale dell’Istituto di cui è stato anche Direttore generale e Gabriella Santaguida, avvocato, e al fratello Massimiliano la condivisione del dolore per il gravissimo lutto.

Gabriele era conosciuto fin da bambino da tutti i colleghi dell’Ircac che avevano seguito con gioia i risultati da adulto: la laurea, il dottorato di ricerca a Milano a fianco di Nando Dalla Chiesa,  il progetto di diventare magistrato, come già era stato il nonno paterno.

Sogni e progetti distrutti, purtroppo,  da una malattia impietosa che Gabriele ha affrontato con grandissimo coraggio e straordinaria dignità, così come del resto hanno fatto i suoi genitori.

I colleghi dell’Ircac ed i vertici dell’Istituto vogliono ricordare Gabriele con il volto gioioso che mostrava quotidianamente a quanti lo amavano.

Alla famiglia l’abbraccio di tutti: il Presidente Landi, il direttore Giardina ed i colleghi.