Una vetrina per le Cooperative
a cura di Donatella Palumbo
a cura di Donatella Palumbo
L’estinzione anticipata del mutuo contratto con l’Ircac ha sancito il risultato positivo di una scommessa imprenditoriale che tutto era fuorché scontata. La cooperativa Birrificio Messina, 15 soci molti dei quali mastri birrai, è stata costituita nel 2013 con l’intento di sottrarre all’oblio il grande stabilimento della Birra Messina, in attività dal 1923, insieme alla storia lunga un secolo di questo marchio siciliano. Una scommessa difficile e rischiosa, anche perché i soci, tutti ex dipendenti dell’azienda proprietaria del birrificio, nella cooperativa hanno investito risparmi e TFR, ottenendo anche un sostegno da parte dell’Ircac che ha voluto sostenere questo impegno dei soci deliberando, nel giugno del 2016, un Credito a medio termine di 500mila e 500 euro destinato all’acquisto di una linea di imbottigliamento. Il finanziamento è stato erogato nel 2016 e avrebbe dovuto essere rimborsato dalla cooperativa in nove anni, entro il giugno del 2027. Ma la storia della cooperativa Birrificio dello Stretto e dei suoi coraggiosi soci è appunto quella di una scommessa vinta: le birre prodotte e commercializzate con il nome di Birra dello Stretto hanno ottenuto un grande apprezzamento da parte dei consumatori e così la cooperativa ha potuto saldare il proprio debito con l’Ircac nel novembre 2020, in anticipo di ben sette anni. La Birra dello Stretto esiste nelle versioni “Premium” e “Non Filtrata”, ce n’è una versione cruda a da poco tempo anche una arricchita con il sale del mare di Sicilia. La produzione è aumentata anche grazie alla partnership con Heineken che consente anche l’imbottigliamento nello stabilimento pugliese della azienda (che un tempo era stata proprietaria della Birra Messina) e che ha siglato con la cooperativa Birrificio dello Stretto anche un accordo di commercializzazione su tutto il territorio nazionale.
I soci della Cooperativa Birrificio Messina