22 Mar 2011 IV Premio per la Legalità
Due cooperative, molto diverse fra loro ma con un comune percorso di legalità, la Progetto Olimpo e la Pulcherrima res, entrambe di Palermo, hanno ricevuto oggi a Palazzo dei Normanni il Premio Ircac per la legalità giunto quest’anno all’ottava edizione.
Assegnate anche tre Menzioni Speciali alle cooperative Telimar di Palermo, Arancia Rossa di Castiglia di Francofonte (Sr) e Primavera di Geraci Siculo (Pa).
La manifestazione quest’anno si è svolta nella prestigiosa sede del parlamento regionale, ospitata dal presidente dell’Ars Ardizzone e ha avuto il patrocinio della Presidenza della regione Siciliana concesso dal presidente Crocetta.
Progetto Olimpo è una cooperativa nata fra i dipendenti del Centro Olimpo, un ipermercato confiscato alla mafia, che hanno creduto in un progetto di rilancio dell’azienda nella quale hanno investito il proprio tfr e la mobilità.
La Pulcherrima res è una coop sociale che gestisce il complesso monumentale del centro San Mamiliano, che comprende il bellissimo oratorio di Santa Cita, e che opera nel centro storico di Palermo con una serie di iniziative ed attività finalizzate a valorizzare la multiculturalità del quartiere. La Pulcherrima res ha dato vita ad una orchestra e coro di bambini che rappresenteranno il Vaticano ad Expo 2015.
Ad altre tre cooperative sono andate le menzioni speciali: la Telimar di Palermo per aver saputo creare una realtà imprenditoriale e sportiva di livello nazionale partendo da un finanziamento proveniente dalla legge 37 sull’occupazione giovanile che è stato interamente restituito, dimostrando così rispetto per le risorse pubbliche e le istituzioni; L’Arancia rossa di Castiglia di Francofonte (Sr) per avere offerto ai giovani soci nuova occupazione in agricoltura favorendo la commercializzazione diretta dei prodotti tipici siciliani oltrestretto.
La cooperativa primavera di Geraci Siculo per l’attività di assistenza e sostegno ai disabili psichici minori creando una realtà occupazione di rilievo nella Madonie.
Il premio della legalità è stato aperto dal saluto del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il quale ha sottolineato che per sconfiggere la mafia occorre agire sulle coscienze. “Ben venga- ha detto un Premio assegnato al coraggio di che continua a lavorare con onestà in una terra come la Sicilia, tanto bella e difficile”. I lavori sono stati coordinati dal commissario straordinario dell’Ircac Antonio Carullo che ha sottolineato come quest’anno il Premio sia dedicato alla necessità di “promuovere l’economia dell’onestà”, come è stato sollecitato da papa Francesco nell’incontro delle scorse settimane con le cooperative. Carullo ha anche ricordato come il riconoscimento venga assegnato a cooperative che hanno saputo svolgere la propria attività nel rispetto del regole, opponendosi al malaffare e creando percorsi di legalità che ne fanno degli esempi da seguire. Nella sua relazione il vescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi, che ha parlato su “La Chiesa Siciliana e le cooperative, strumento di sviluppo equo e solidale”, ha ricordato il ruolo che proprio un sacerdote, don Luigi Sturzo, ha avuto nella crescita della cooperazione. “Non può esistere- ha detto il prelato- uno sviluppo economico privo di etica, perchè questo non permetterà la nascita di imprese sane”. Quindi sono seguiti gli interventi dei presidenti delle Centrali cooperative, Piro di Legacoop Sicilia, Coppolino di Unicoop, Ortolano di Confcooperative Palermo, Cultrona di Unci Caltagirone e Lo castro di Agci Palermo. Le conclusioni sono state affidate al dirigente generale dell’assessorato regionale alle attività produttive Alessandro Ferrara il quale ha ricordato che questo premio va, assai opportunamente, a chi è riuscito a fare della normalità una occasione di eccezionalità. Palermo 14 aprile 2015