V Premio per la Legalità

“Sono orgoglioso di assegnare questo V Premio Ircac per la legalità ex aequo a due cooperative: la Sosvile di Monreale, costituita attraverso un bando pubblico per gestire un ex caseificio confiscato alla mafia e la Ipsea di Caltanissetta che è stata capofila nel progetto di ricostruzione di una scuola a L’Aquila dopo il terremoto che l’ha così gravemente ferita.
Un segno, questo ex aequo, del numero crescente di cooperative siciliane che si sono distinte, nella loro attività, per avere promosso e perseguito un percorso di legalità”.

Il commissario straordinario dell’Ircac Antonio Carullo ha commentato così la decisione della Commissione aggiudicatrice del Premio di segnalare quest’anno due cooperative alle quali se ne sono altre cinque che hanno ottenuto una Menzione speciale: la Beppe Montana di Lentini (Rg) che gestisce terreni agricoli confiscati alla mafia; la Casa della Serenità di Catania costituita da tre socie di nazionalità rumena che stanno facendo, grazie alla costituzione in cooperativa, un percorso di piena integrazione economica e sociale; la Falcam di Caltanissetta che già nel 2008 ha ricevuto il primo Premio anti racket Antonio Giordano; la Format di Palermo che diffonde fra i propri studenti la cultura della legalità;il Consorzio PARM di Caltanissetta per l’attività svolta per migliorare la collaborazione fra mondo della cooperazione ed istituzioni ecclesiastiche volto a favorire le aree fragile del territorio.

Le targhe del Premio sono state consegnate dall’assessore regionale alle attività produttive Marco Venturi, che ha premiato la Ipsea di Caltanissetta e dal presidente della commissione attività produttive dell’ARS Salvino Caputo che ha premiato la Sosvile di Monreale.

“Quello della legalità deve essere un percorso comune e condiviso – ha sottolineato oggi l’assessore Marco Venturi che per la terza volta consecutiva ha assegnato il Premio – che deve vedere partecipa imprese, istituzioni e cittadini ciascuno per la propria parte e la propria responsabilità .
Legalità non vuol dire solo opporsi, come ciascuno di noi deve fare, ad ogni tipo di prevaricarizione e violenza da parte delle mafie ma vuol dire anche opporsi al lavoro nero, ad ogni forma di abusivismo e di malaffare. Con questo Premio l’Ircac conferma non solo la propria vitalità ma anche il proprio effficace impegno in questa difficile battaglia”.

“Il successo e l’attenzione che il Premio riscuotono, non solo fra le cooperative ma più in generale nel mondo dell’impresa e nell’opinione pubblica – ha sottolineato il commissario dell’Ircac Carullo – confermano come il valore della legalità non venga più considerato un elemento accessorio dell’attività imprenditoriale ma ne costituisca, piuttosto, parte integrante e sia considerato elemento imprescindibile dello sviluppo dell’impresa.

Quella contro la mafia e per la diffusione della legalità è una battaglia difficile nella quale sono impegnati in Sicilia un numero crescente di giovani, associazioni, imprese, istituzioni e le centrali cooperative. Con questo Premio l’Ircac dà il proprio contributo alla diffusione della cultura antimafia e conferma la propria presenza a fianco delle imprese cooperative siciliane”.

Ai lavori hanno partecipato i presidenti di Legacoop Sicilia Elio Sanfilippo, di Confcooperative palermo, Pino Ortolano, di unci Sicilia Pasquale Amico, di Unicoop Sicilia Felice Coppolino e di Agci Catania Filadelfo Arcidiacono che hanno consegnato alle coop premiate le Menzioni Speciali.
Fra gli intervenuti il presidente del Consiglio provinciale di Palermo Marcello Tricoli e il vicepresidente del Cerisdi Renato Albiero.